Circa il 60% della popolazìone italiana è affetta da una forma di piorrea o malattia parodontale da lieve a grave. Circa il 10% è ammalata di parodontite grave che, in assenza di adeguata diagnosi e terapia, può portare alla perdita di elementi dentali. Una quota rilevante di queste patologie non viene attualmente diagnosticata né adeguatamente trattata. I segni clinici universalmente riconosciuti di salute parodontale sono:
1) assenza di rossore
2) assenza di gonfiore e sanguinamento gengivale;
3) immobilità degli elementi dentali;
La malattia parodontale, chiamata in passato piorrea, corrisponde ad una infiammazione cronica che colpisce i tessuti di supporto del dente, distruggendoli progresssivamente.
Se la malattia parodontale è limitata alla gengiva si parla di gengivite.
Quando l’infiammazione si estende in profondità, causando distruzione ossea e formazione delle cosidette “tasche” ( in cui i batteri possono annidarsi e proliferare), si parla di parodontite. Nellaparodontite le gengive sanguinano frequentemente ( tracce di sangue sullo spazzolino) e l’alito è spesso cattivo ( alitosi). Tutto ciò avviene solitamente in assenza di dolore; solo occasionalmente possono insorgere ascessi dentali e ipersensíbilità dentale agli sbalzi di temperatura.
La causa prima della malattia parodontale è la placca batterica.
La placca batterica rappresenta l’insieme dei batteri che albergano naturalmente nel cavo orale.Le specie microbiche presenti nel cavo orale sono oltre 200, ma nella placca ne sono presenti quasi costantemente una trentina; mediamente si ritiene che siano presenti circa 100 milioni di batteri per milligrammo di placca.
Evenienze che ne favoriscono l’accurnulo sono la presenza di tartaro, il disallineamento dei denti, il fumo di sigaretta, il diabete, la gravidanza, le ridotte o alterate difese imrnunitarie ed una predisposizione genetica.
Il modo migliore per prevenire la malattia parodontale ( o piorrea) consiste nel:
1) eseguire visite periodiche di controllo (ogni 6 mesi);
2) controllo della placca batterica (scrupolosa igiene orale domiciliare);
DIAGNOSI DI MALATTIA PARODONTALE
Se la piorrea non viene diagnosticata in tempo, può aggravarsi a tal punto che conservare il dente diventa difficile.
Durante la visita lo specialista verificherà la presenza o meno di:
-placca batterica;
-sanguinamento gengivale;
-mobilità degli elementi dentali;
ed effettuerà:
-l’osservazione e l’ispezione dei tessuti gengivali e mucosi peridentali;
-il sondaggio parodontale ovvero la misurazione con sonda millimetrata della profondità delle tasche. Ciò consente di eseguire la diagnosi differenziale tra gengivite (più superficiale) e parodontite (più profonda), nonché di stimare la perdita di attacco che rappresenta il segno caratteristico della malattia parodontale;
-l’osservazione dell’occlusione
-un’indagine radiologica ovvero delle radiografie endorali per gruppi di denti (set parodontale radiografico);
-un’indagine sullo stato di salute generale;
TERAPIA MALATTIA PARODONTALE
Il trattamento della malattia parodontale ( o piorrea) porta spesso al miglioramento globale della salute orale, eliminando la sensazione di fastidio, migliorando l’aspetto fisico e restituendo così
fiducia in sé stessi.
In genere il trattamento inizia con una seduta (o più a seconda dei casi) di igiene orale professionale per pulire perfettamente i denti.
Seguirà una seduta (o più a seconda dei casi) di levigatura radicolare, in cui lo specialista con l’ausilio di particolari strumenti manuali (curette) effettuerà, in anestesia locale e per settori, la
pulizia profonda dei denti.
L’ultima fase del trattamento e’ rappresentata dalla terapia di mantenimento. Questa e’, fra tutte, la fase più importante e delicata. La mancata esecuzione di una corretta igiene domiciliare e l’assenza di controlli periodici professionali possono essere causa della ricorrenza della malattia con conseguenze gravi ed imprevedibili.
RIGENERAZIONE PARODONTALE
In seguito ad una malattia parodontale che ha distrutto molto tessuto di supporto del dente, l’approccìo terapeutico richiede un’ulteriore fase detta di rigenerazione parodontale, sempre che lo specialista ritenga ci siano le giuste condizioni ovvero un adeguato controllo della placca batterica
attraverso una scrupolosa igiene orale domicíliare.
Attraverso l’uso di un dispositivo medico ovvero di una proteina prodotta durante il periodo della crescita si è in grado di ricostruire il tessuto di supporto del dente distrutto dalla malattia
parodontale ( o da un trauma).
Uno dei fattori chiave per poter ottenere il successo con questo trattamento è l’igiene oralepost operatoria